Giovedì 7 giugno al Pileo si parla del “Sente-Mente®” Project

La malattia è solo tempo di fatica, perdita, angoscia oppure tra le sue pieghe si nasconde ancora vita? Letizia Espanoli, fondatrice del progetto “Sente-Mente®”, risponderà a questa e ad altre domande giovedì 7 giugno, alle 20.30 in una serata al teatro Pileo dedicata ai cosiddetti caregiver, familiari o altre persone che si prendono cura di chi con-vive con la malattia e la demenza. In un dialogo tutt’altro che convenzionale con l’assistente sociale dell’area anziani, Stefania Ferreri, Espanoli presenterà il suo innovativo metodo e i suoi “felicitatori”, operatori che facilitano i rapporti attraverso la felicità. “Abbiamo fortemente desiderato questa serata formativa – hanno sottolineato il Sindaco, Dorino Favot e l’Assessore ai Servizi Sociali Katia Boer – che punta a far emergere forte l’idea che vi è la possibilità di vivere la relazione con la persona affetta da demenza sia come operatore, che familiare o semplicemente cittadino, come una grande opportunità di crescita e amore. Siamo convinti che la relatrice saprà far riflettere il pubblico, dando nuovi spunti e idee per vivere con occhi nuovi la propria realtà”.
Il “Sente-Mente®” Project è un metodo di guardare alla demenza che non si limita, come accade comunemente nel mondo socio-sanitario, a puntare l’attenzione sulla perdita di memoria e di abilità cognitive, ma è consapevole che la persona affetta da questa patologia possiede fino all’ultimo la capacità di provare emozioni e sentire quelle altrui. “Per questo il termine “de-mente”, cioè fuori dalla propria mente, viene sostituito dal termine “Sente-Mente”, perché la persona ancora “sente” – ha aggiunto la relatrice Letizia Espanoli -. Tale progetto nazionale, nasce dalla volontà di allenare i familiari e le persone che lavorano in ambito socio-sanitario, ad individuare il nocciolo vitale ancora presente nella persona affetta da demenza”.