Posate tre nuove Pietre d'Inciampo

Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Prata ha deciso di aderire al progetto di posa delle pietre d’inciampo, in collaborazione con il Liceo Leopardi Majorana, con gli studenti dell’IC Federico da Prata, il Consiglio Comunale dei ragazzi e coinvolgendo le associazioni del territorio.

 

Le pietre d'inciampo, create dall'artista tedesco Gunter Demnig, sono dei piccoli sampietrini rifiniti con una lastra di ottone che vengono collocati davanti alle abitazioni di coloro che furono perseguitati e deportati durante il periodo dell'Olocausto. Ogni pietra riporta il nome della vittima, la data di nascita e di morte, così come il luogo in cui è stata deportata. Costituiscono un vero a proprio museo diffuso.

 

La cerimonia iniziale si è svolta a Prata di Sopra, dove è avvenuta la posa della pietra in memoria di Secco Angelo, partigiano, nato nel 1922, arrestato il 5/12 del 1944 e poi fucilato a Lancenigo l’11/12/1944.

Dopo i saluti delle numerose autorità presenti, tra le quali il Sindaco Cescon e il presidente ANPI, Avocato Parpinel, le studentesse del liceo Leopardi Majorana hanno riportato le toccanti testimonianze sulla vita e sulla sorte toccata al Signor Secco. Erano qui presenti anche gli studenti delle classi terze della scuola secondaria Ungaretti, la classe quinta della primaria Brunetta e numerosi rappresentanti delle Associazioni di Prata. Importate è stato anche l‘intervento della nipote di Secco.

 

Il tutto poi è proseguito a Puia con la posa di altre due pietre d’inciampo: una dedicata a Giovanni Antonio Pezzutto, nato nel 1925, deportato a Dachau nel 1944 e morto ad Augsburg e una dedicata a Ivo Modesto Puiatti, nato nel 1924, deportato a Dachau nel 1944 e morto il 15/04/1945.

Anche qui le studentesse hanno riportato la storia di questi giovani che hanno visto il loro destino strappato via dalla furia dell’odio e dell’intolleranza. Erano presenti anche alcuni parenti delle vittime, il cui contributo si è rivelato fondamentale per la ricostruzione della loro storia.

 

“Siamo fortemente convinti dell’imponente significato di queste pietre che chiamano tutti noi ad essere testimoni della memoria e a preservare la verità affinché simili tragedie non si ripetano mai più. – ha commentato l’Assessore all’Istruzione del Comune di Prata Alessandra Cereser -  Queste pietre sono un impegno ad essere cittadini attivi e ad abbracciare la responsabilità di difendere i valori fondamentali dell’umanità. Ci ricordano che ognuno di noi ha il potere di fare la differenza nel mondo, a partire dai piccoli gesti della nostra quotidianità. Che queste cerimonie trovino concretezza con il nostro impegno e con gesti veri che tutti noi dobbiamo mettere in pratica”.

 

“Anche quest'anno abbiamo deciso di posare delle Pietre d'Inciampo in memoria di tre nostri concittadini. – sottolinea il Sindaco Katia Cescon - Tre storie diverse ma che hanno in comune lo stesso tragico epilogo, la morte per mano di quel folle progetto di sterminio nazifascista. Un dovere da parte nostra ricordare, dando dignità a questi tre nomi che altrimenti sarebbero rimasti sospesi nel dimenticatoio di ciò che ci è ancora sconosciuto.

Sono state posate oltre centomila di queste pietre in tutta Europa e il nostro è un invito a farci caso e, come diceva Primo Levi,  "Meditate che questo è stato".

Alle volte pensiamo che queste tragiche pagine della storia raccontino accadimenti lontani nel tempo e nei luoghi. Ed invece anche a Prata numerosi civili sono stati brutalmente strappati via dalla propria quotidianità, per non farci più ritorno.

Un grande grazie a tutti quelli che hanno partecipato, ai ragazzi del Liceo Leopardi Majorana per le ricerche effettuate, ai nostri studenti e alle loro insegnanti, ai familiari delle vittime e a tutte le Associazioni convenute.”